Finanziamenti e mutui sono strettamente legati al loro valore e ogni variazione al rialzo o al ribasso del tasso di interesse applicato impatta concretamente sulle rate.
I finanziamenti come i mutui hanno precise condizioni accordate in fase di stipula. Inoltre il momento storico che si sceglie per accendere un finanziamento, sia esso al consumo o finalizzato all’acquisto di una casa, infatti vi è un legame indissolubile con la politica monetaria, con particolare riferimento all’andamento dei tassi di interesse. Sono strettamente
legati al loro valore e ogni variazione al rialzo o al ribasso impatta direttamente sulle rate del rimborso.
Con l’aumento dei tassi deciso dalla Bce, la quota mensile che il contraente deve pagare per onorare il finanziamento o il mutuo, sarà sempre più alta.
Se stiamo valutando un mutuo per l’acquisto della prima casa, tutto dipenderà dal tipo di contratto che stiamo andando a sottoscrivere rispettivamente a tasso fisso o a tasso variabile. Il costo è determinato dal tasso di mercato applicato ( generalmente l’EURIBOR per i mutui a tasso variabile e l’IRS per i mutui a tasso fisso) a cui si somma lo spread (una percentuale richiesta dalla banca)
Nel caso di mutui a tasso fisso a crescita dell’IRS non dà alcuna preoccupazione perché il tasso, una volta fissato il giorno della stipula del mutuo, non cambia, resta sempre lo stesso.
Nel caso invece dei mutui a tasso variabile, la rata viene ridefinita periodicamente (ogni mese, ogni 3 mesi o ogni 6 mesi) ed è data dalla somma dello Spread all’Euribor del periodo di riferimento. Questo significa che se l’Euribor cresce la rata aumenterà di conseguenza.
Chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile è ancora in tempo per valutare una surroga e passare così a un tasso fisso. Questa è al momento la migliore possibilità perché significa bloccare il valore della rata nei prossimi mesi. Se i tassi fissi risultassero troppo alti, il consiglio potrebbe essere quello di passare ad un tasso misto e quindi fissare la rate ad un certo valore massimo limitando i rischi del variabile. Questo è possibile con un mutuo dove lil tasso di interesse viene protetto da un CAP (un limite ) oltre il quale lil tasso di interesse non potrà salire. Si tratta di operazioni che non comportano spese extra, anche le spese del notaio necessario per la surroga sono sempre a carico della nuova banca che abbia accettato di surrogare il contratto. Anche i prestiti al consumo subiscono un effetto scia. Quindi sebbene con tempi più lunghi, si andranno ad avere rialzi consistenti. Le condizioni per prendere denaro a prestito saranno dunque più onerose.
Quando si valuta un prestito vanno sempre considerati con attenzione molti fattori, tassi d’interesse, commissioni e altre spese che formeranno il costo totale del finanziamento. L’attenzione deve essere posta sul TAEG che rappresenta il costo complessivo del finanziamento perché comprende spese e commissioni.