Corruzione in Puglia, fondi regionali alle aziende, assunzioni come ricompensa …ci sarebbe stato un prezzo da pagare per avere i fondi.
Sistema Puglia: la merce di scambio nello scandalo che ha colpito la Regione erano le assunzioni. I posti di lavoro, che implicano voti, sarebbero la ricompensa per i fondi arrivati allβazienda vincitrice. Eβ quanto emerge dagli atti dellβinchiesta che ha portato agli arresti domiciliari lβex assessore regionale, della prima giunta Emiliano, Alfonso Pisicchio, il fratello e altre due persone, piΓΉ una terza finita in carcere.
Al centro dellβinchiesta un bando da 5 milioni truccato a Bari e denaro del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per 3,1 milioni di euro e 9,1 milioni. In un caso, che coinvolge lβimprenditore veneto Diego De Fecondo, il prezzo da pagare sarebbe stato un βgelatoβ. Per βgelatoβ si intende lβassunzione di personale nellβimpresa di Diego De Fecondo che aveva beneficiato delle risorse dalla Regione Puglia. Dopo lβinchiesta di ieri siamo venuti in contatto con De Fecondo che sostiene di essere vittima di un sistema e di aver denunciato la situazione in precedenza. Al centro della questione anche una polizza assicurativa a garanzia dellβimpresa NIR di De Fecondo che ha richiesto i fondi alla Regione Puglia.
Parlano l’imprenditoreΒ e il suo legale, lβAvvocato ANTONIO FRANCESCO GALLINARO partner accreditato al CENTRO DIRITTO BANCARIO che dichiara sia matematico che il suo assistito non sapeva che la polizza assicurativa fosse falsalo stesso aveva fatto anche tutta una serie di controlli per essere sicuro che fosse vera. Risultava che il broker fosse regolarmente iscritto allβente preposto e l’azienda che ha emesso la polizza fosse registrata a Banca d’Italia.
L’imprenditore aveva un progetto premiato in giro per il mondo, in grado di cambiare lβeconomia e nostro malgrado siamo finiti dentro una macchina che faceva altre cose. Quando sono arrivati i soldi, la Punzo ha iniziato a mandare in giro voci dicendo: βGuarda che se tu non fai come dico io faccio saltare tuttoβ. A quel punto l’imprenditore ha rotto i rapporti con tutti.
Precisa l’Avv. Gallinaro che In realtΓ l’ordinanza all’imprenditore non Γ¨ stata ancora notificata, perchΓ© non Γ¨ stato destinatario di alcuna misura cautelare. De Fecondo Γ¨ indagato per millantato credito e per truffa aggravata ai danni dello Stato. e continua dicendo “la polizia fideiussoria ritenuta falsa, fatto che nessuno dice, Γ¨ stata pagata 156.000 euro, con tre bonifici. Non in contanti.”…Eβ tutto chiaramente documentato.
Precisa il difensore che non Γ¨ eseguito il sequestro dei 3 milioni di finanziamento che la NIR ha ricevuto dalla Regione. Nella parte di questa ordinanza no, anche perchΓ© i famosi 3 milioni seguono un iter amministrativo, ed erano la prima tranche di 6 milioni di euro. Ma noi ad oggi non possiamo accedere alle attivitΓ d’indagine, perchΓ© De Fecondo non Γ¨ destinatario di una misura cautelare e per questo non puΓ² fare richiesta di riesame, quindi non puΓ² accedere agli atti d’indagine. Cosa che potrΓ avvenire solo, immagino, nelle prossime settimane. Inoltre il fantomatico βgelatoβ in realtΓ Γ¨ arrivato da Napoletano che avrebbe detto al vecchio avvocato di De Fecondo che se il progetto era stato approvato era solo sostanzialmente per merito dei fratelli Pisicchio. Fonte: www.affaritaliani.it